Fondazione Aquileia: Iacop (Pd), Giunta Fedriga affossa il rilancio del sito

«Dopo le dimissioni di Zanardi Landi, la presidenza si ridurrà a un poltrona in più da occupare»

 21.10.20 «Lo stupore dell'assessore Gibelli per le dimissioni di Zanardi Landi dalla presidenza della Fondazione Aquileia stride con la chiara visione della stessa rappresentante della Giunta Fedriga che riduce la sua valutazione a un mero elenco di opere gestionali, interrompendo così l'orizzonte dello straordinario lavoro che in questi anni ha ricollocato il sito archeologico in un contesto internazionale. Dall'audizione di oggi emerge chiaramente che questo rilancio non interessa e non rappresenta una priorità e a questo punto, evidentemente, la presidenza della Fondazione è solo una poltrona in più da distribuire». È il commento del consigliere regionale del Pd, Franco Iacop a margine dell'audizione dell'assessore regionale alla Cultura, in V commissione, Tiziana Gibelli in merito alle dimissioni del presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi.
«Pur non vedendo prospettive positive per il futuro della Fondazione e dell'importantissimo sito archeologico, ci auguriamo che alla proiezione internazionale impressa da Zanardi Landi non si sostituisca un disegno di governance meramente territoriale che inficerebbe tutto il lavoro fatto in questi anni e la costituzione della Fondazione stessa che, al pari della Fondazione Museo Egizio di Torino, rappresenta un caso virtuoso nel panorama italiano con una concessione ministeriale alla nostra Regione». Secondo Iacop, «all’orizzonte si delinea un grave pericolo, ossia quello di mettere a rischio le molte risorse a disposizione, circa 20 milioni di euro, che aspettano di essere impegnate per un pieno rilancio del sito. Oggi l'assessore ha completamente omesso il tema della crescita della Fondazione che ha bisogno di rafforzarsi, in primis come organico, perché ora opera in un’area archeologica molto estesa con costi annessi importanti. La presa in carico del Museo archeologico e il Paleocristiano implica un ulteriore impegno organizzativo e finanziario, che necessita di un convinto sostegno».