Presentata pdl per normare e riconoscere la figura. Intanto il Governo stanzia 68mln per Regioni
«Il parere favorevole espresso ieri in sede di Conferenza unificata da parte delle regioni, di Upi e dell’Anci, sul decreto di riparto a favore delle regioni del “Fondo per il sostegno e il ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare”, pari a 68 milioni, rappresenta uno sprone ulteriore per la nostra Regione a legiferare in materia».
La proposta di una legge regionale, chiarisce Da Giau «nasce dalla considerazione che l’impegno delle istituzioni pubbliche non potesse essere lasciato alle sole e pur importanti definizione e dotazione della legge di stabilità nazionale 2018, ma che l’autonomia regionale imponesse una legislazione propria anche per introdurre alcune significative novità che riflettono l’evolversi delle caratteristiche del fenomeno dei caregiver nel tempo». Secondo Da Giau, «il mutare degli assetti familiari e sociali impone un ragionamento che definisca platee più ampie sia per gli assistiti che per i prestatori di cura e interventi che garantiscano la conciliazione non solo coi tempi di lavoro ma anche di studio. Importante poi il riconoscimento del servizio svolto come credito formativo per poter pensare a un possibile rientro nel mondo del lavoro a quei tanti caregiver, spesso donne, costrette a lasciare il proprio impiego per la cura dei famigliari». Nonostante l’emergenza sanitaria del coronavirus, conclude Da Giau «non è pensabile rimandare ulteriormente l’intervento legislativo per il quale tanti appelli sono stati e continuano a essere lanciati».