L’acquisizione della competenza regionale sulle grandi derivazioni idroelettriche è una grande opportunità per la nostra Regione
«L'accoglimento dei nostri emendamenti, modificati e condivisi quindi da tutta la commissione, permettono di fare un passo avanti nella direzione auspicata da Comuni, lavoratori e sindacati».
In particolare, «con l'inserimento dei necessari riferimenti alle norme nazionali, abbiamo ottenuto maggiori garanzie di tutela per i lavoratori delle centrali, alcuni dei quali recentemente sono stati costretti ad affrontare un processo per vedere rispettati i loro diritti».
La norma, spiega Conficoni, «prevede che le società idroelettriche cedano a titolo gratuito una determinata quota di energia. Il testo della giunta, inizialmente prevedeva che solo il 50 per cento venisse destinato agli utenti attivi nei Comuni dei territori montani interessati dalle derivazioni. Con il nostro intervento abbiamo portato al 100 per cento la quota a favore dei territori delle Comunità di montagna e dei Comuni interessati dalle derivazioni. L’emendamento presentato per chiedere che anche il 100 per cento dei canoni introitati venga lasciato sul territorio, invece, non è stato accolto. Lo ripresenteremo in Aula per far sì che il provvedimento sia ancor più aderente alla necessità di rilanciare la nostra montagna che subisce i maggiori disagi derivanti dallo sfruttamento della risorsa idrica e giustamente chiede di poter beneficiare dei proventi derivanti dal suo utilizzo per promuovere uno sviluppo sostenibile».