Lavoro: Da Giau (Pd), revisione doverosa su legge 2005 che è stata lungimirante

Se la legge 18 ha dimostrato di aver funzionato nel tempo, questa manutenzione si è limitata, se pur in maniera positiva, a recepire le buone prassi utilizzate in questi anni in applicazione della legge

 30.09.20 «In un momento storico in cui il tema del lavoro è più centrale che mai, ci troviamo di fronte a una doverosa revisione di una legge, la 18 del 2005, che con lungimiranza ci ha dato negli ultimi 15 anni gli strumenti per affrontare le numerose crisi economiche. Nonostante i tempi di dibattito decisamente ristretti, il Pd ha dato il suo contributo nell'aggiornamento della norma per adeguarla ai tempi». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau relatrice di minoranza del ddl 105 “Disposizioni regionali in materia di lavoro. Modifiche alla legge regionale 9 agosto 2005, n. 18 e alla legge regionale 21 luglio 2017, n. 27” oggi in discussione in Aula.
«Se la legge 18 ha dimostrato di aver funzionato nel tempo, questa manutenzione si è limitata, se pur in maniera positiva, a recepire le buone prassi utilizzate in questi anni in applicazione della legge». Secondo Da Giau «oltre a un tempo adeguato al dibattito che purtroppo è mancato, finendo per svilire il lavoro e contributo della commissione e del Consiglio, erano necessari una serie di approfondimenti. Tra questi, serviva una maggiore considerazione verso il lavoro agile, visto il suo utilizzo sempre più diffuso, verso le problematiche del lavoro autonomo sottoposto a sempre maggiori pressioni anche in seguito alle recenti crisi, sui temi del benessere sociale e responsabilità di impresa da concretizzare in modelli più chiari, come forse più esplicita doveva essere la ripartizione dei ruoli dei diversi soggetti, anche privati, all’interno della rete dei servizi per il lavoro». E ancora, aggiunge Da Giau, «su questi punti, per prevedere un’attenta analisi di studio del fenomeno del lavoro agile in regione, per inserire nella commissione regionale un rappresentante delle professioni, per prevedere azioni di riduzione del divario retributivo di genere, abbiamo formulato alcuni emendamenti significativi ponendo così i temi all'interno della discussione. Alla soddisfazione di aver visto apprezzare la lungimiranza della legge 18 del 2005, dobbiamo aggiungere quella per aver visto approvare questi emendamenti che riteniamo qualificanti».