«Bocciate proposte di buon senso per contrapposizione politica con Governo nazionale»
29.07.20 «Per la giunta Fedriga le logiche di contrapposizione con il Governo vengono prima di tutto. Da un lato non perde occasione per contestare l'operato del governo anche sulla scuola, dall'altro non esita a bocciare le nostre proposte a sostegno della riapertura in sicurezza delle scuole, lasciando capire che i Comuni hanno ricevuto, proprio dal Governo, tutte le risorse per far fronte alle necessità, quindi l’intervento della Regione non serve». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau intervenendo nella discussione del ddl 99 “assestamento di bilancio 2020-22” durante la quale la maggioranza di centrodestra ha bocciato gli emendamenti attraverso i quali il gruppo Pd proponeva la costituzione di un fondo per i Comuni per tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza nelle scuole, la realizzazione dei patti di comunità tra Comuni, associazioni, istituzioni locali per affiancare le scuole nella loro offerta formativa, il sostegno ai costi dei centri estivi.
«Purtroppo, anche per quanto riguarda la scuola la Giunta non è capace di pensare a nuovi modelli che rispondano ai danni provocati dell’emergenza post covid, ma che sfruttino anche l’opportunità di innovazione che essa porta con sé avendo messo in crisi modelli e stili di vita consolidati. La richiesta di un maggior affiancamento alla scuola e coinvolgimento delle comunità in tutte le loro componenti non è una novità di questi giorni. È da tempo che raccogliamo le richieste di aiuto dei dirigenti scolastici perché si crei davvero una comunità educante. È questo un tema che ricorre spesso nelle dichiarazioni dell’assessora Rosolen, ma si tratta evidentemente di sole parole che non trovano riscontro nel giudizio negativo dato oggi sui nostri emendamenti».
«Purtroppo, anche per quanto riguarda la scuola la Giunta non è capace di pensare a nuovi modelli che rispondano ai danni provocati dell’emergenza post covid, ma che sfruttino anche l’opportunità di innovazione che essa porta con sé avendo messo in crisi modelli e stili di vita consolidati. La richiesta di un maggior affiancamento alla scuola e coinvolgimento delle comunità in tutte le loro componenti non è una novità di questi giorni. È da tempo che raccogliamo le richieste di aiuto dei dirigenti scolastici perché si crei davvero una comunità educante. È questo un tema che ricorre spesso nelle dichiarazioni dell’assessora Rosolen, ma si tratta evidentemente di sole parole che non trovano riscontro nel giudizio negativo dato oggi sui nostri emendamenti».
