Migranti: Da Giau (Pd), controllo rotta balcanica sia in nome di legalità e umanità

Chi sta in Europa o chiede di entrarci deve garantire tutele e astenersi da violenze o privazioni ingiustificate

TRIESTE 14.07.20 «Oggi non c'è un’emergenza sulla rotta balcanica e la ministra Lamorgese ha fatto bene a ricordarlo. È un dato che non sarà certo smentito dal terrorismo mediatico di Fontanini o Roberti per alcune decine di migranti, che purtroppo pagano lo smantellamento di qualsiasi percorso strutturato e civile di accoglienza». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau commentando le dichiarazioni della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese.
«Creare il problema, alimentare illegalità, per poi lucrarci elettoralmente è un gioco che abbiamo visto fin troppe volte da parte della Lega. Ciò detto, è bene che la rotta balcanica tanto quanto quella mediterranea sia attentamente monitorata dal nostro ministero e dall’Europa, sotto l’aspetto dei controlli con le pattuglie miste e dei rapporti con gli Stati confinanti ma anche nel pieno rispetto dei diritti umani».
Secondo Da Giau, «chi sta in Europa o chiede di entrarci deve garantire tutele e astenersi da violenze o privazioni ingiustificate. Non è ammissibile che esistano respingimenti informali, perché non parliamo di merci ma di esseri umani. Ci sono trattati internazionali e norme nazionali che regolano il comportamento delle forze dell’ordine e di base soprattutto vi è l’umanità e il rispetto dei diritti umani di cui l’Europa è portatrice. Il Partito Democratico non ha mai condiviso le posizioni di Salvini né i suoi decreti insensati e su questi temi non si piegherà per cercare un briciolo di consenso o per inseguire la destra e i sovranisti».