Fase 2: Da Giau (Pd), no di Fedriga all’app Immuni, solo per opposizione al Governo

«Occasione persa per tracciamenti, proprio alla vigilia del liberi tutti sulle mascherine»

03.06.20 «Il no della Giunta Fedriga all'app “Immuni” è incomprensibile, se non per mera opposizione al governo, in particolar modo oggi, alla vigilia dell’annunciato liberi tutti dei movimenti senza mascherine: sembra che la nostra Regione voglia abbandonare anche la strategia dei tracciamenti, privandosi di un ulteriore presidio importante per la sicurezza dei cittadini». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau commentando la risposta dell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi all'interrogazione che la consigliera ha presentato oggi in Aula per fare chiarezza sugli strumenti per il tracciamento dei cittadini del Fvg nella fase 2 dell'emergenza coronavirus.
«Quella data dall'assessore oggi in Aula è una risposta vaga e incomprensibile. L’aver motivato il rifiuto stigmatizzando il fatto che l’uso dell’applicazione “Immuni” non sia obbligatorio, quando l’obbligatorietà non ci sembra essere mai stata citata nemmeno per l’applicazione regionale, appare infatti del tutto strumentale e non coerente nemmeno con le dichiarazioni che il presidente Fedriga aveva fatto pochi giorni fa. Di fronte ad alcuna giustificazione di tipo tecnico – continua Da Giau – risulta difficile credere che l’uscita dalla sperimentazione non sia solo funzionale a una opposizione a priori nei confronti del Governo. Poco vale l’affermazione che se il Governo imporrà l’applicazione nazionale a quelle regionali, ci si adatterà. A quel punto il discredito verso “Immuni” sarà già stato alimentato con il forte rischio di ridurre le adesioni e limitare drasticamente l’efficacia dei tracciamenti a scapito della sicurezza dei cittadini della nostra regione. La sperimentazione – conclude Da Giau – poteva essere occasione per favorire eventuali modifiche migliorative all’applicazione nazionale e per aiutare la sua diffusione».