Ferriera Ts: Moretti (Pd), non creare illusioni con pericolose soluzioni

«Fincantieri diventa il rifugio peccatorum per risolvere le crisi aziendali, nel frattempo desertificando il tessuto industriale, come nelle intenzioni di Patuanelli? Non è questo un modo serio per affrontare la mancanza di una politica industriale».

TRIESTE 09.01.20 «Le crisi industriali che imperversano in tutta la regione impongono un ragionamento complessivo strategico da parte della Giunta Fedriga: sarebbe irresponsabile accontentarsi di pseudo-soluzioni che rischiano di creare pericolose illusioni». A dirlo è il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, commentando le prospettive occupazionali dei lavoratori della Ferriera di Servola e in generale di quelli occupati nelle aziende in crisi in Friuli Venezia Giulia.
«La soluzione messa sul piatto dal ministro sulla Ferriera, che Fincantieri si faccia carico dei lavoratori di quella realtà in esubero per la chiusura dell'area a caldo, significa arrendersi alla desertificazione del tessuto produttivo, rinunciare alle competenze del territorio, affidarsi in via esclusiva a un solo potente soggetto economico-industriale. E poi? Tutte le crisi, attuali e future, saranno assorbite da Fincantieri? Perché Ferriera sì e Eaton, Nidec o Safilo no? E che risposte può dare Fincantieri ai settori dell'automotive o del legno arredo, alcune delle quali attualmente in Cig? Fincantieri diventa il rifugio peccatorum per risolvere le crisi aziendali, nel frattempo desertificando il tessuto industriale, come nelle intenzioni di Patuanelli? Non è questo un modo serio per affrontare la mancanza di una politica industriale». La richiesta del Pd, conclude Moretti, «è che la Giunta Fedriga smetta di perdere tempo: quasi due anni se ne sono andati e un piano integrato di politiche industriali non è ancora stato partorito».