Gesù nero: Da Giau (Pd), da Lega e Fdi uso deprecabile delle tradizioni cristiane

Se i colleghi fossero collegati alla vita e alle esigenze reali della società piuttosto che alle rappresentazioni virtuali e alle esigenze di facile consenso

13.12.19 «Lega e Fdi ritengono di avere il copyright sul presepe e pensano di potersi porre al di sopra del vescovo nell’interpretazione dell’ortodossia e dell'espressione della fede cattolica, oltre a continuare l'opera di mistificazione sulla famiglia». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau, commentando le dichiarazioni del consigliere leghista, Ivo Moras e del coordinatore provinciale pordenonese di FdI, Emanuele Loperfido in merito al presepe realizzato nella scuola materna di Azzano.
«Gli interventi assolutamente sopra le righe di Moras e Loperfido non fanno altro che mettere in luce il deprecabile costume di usare le tradizioni cristiane non per il loro significato profondo, ma come mero strumento di propaganda, nonché l’ignoranza e l’assoluta mancanza di rispetto del lavoro e della dignità di educatrici e insegnanti che, invece, ben sanno integrare con senso e coerenza nei loro programmi educativi le diverse attività comprese quella della realizzazione del presepe».
Secondo Da Giau, «se i colleghi fossero collegati alla vita e alle esigenze reali della società piuttosto che alle rappresentazioni virtuali e alle esigenze di facile consenso, dovrebbero comprendere come, di fronte allo spaccato di società che è rappresentato nelle classi, l’interpretazione del presepe così come fatto nella scuola di Azzano, non solo è opportuna ma anche necessaria». Del resto, conclude Da Giau, «il presepe che Lega e destra considerano ai soli fini della propria retorica, anche banale, sul famiglia e tradizione, è in realtà rappresentazione di un evento “scandalo” di un Dio che si fa uomo e si fa accogliere da ultimo per testimoniare la natura vera dell’amore cristiano».