La Tav va potenziata risolvendo i nodi nella bassa friulana

Boem: Il FVG deve uscire in tempi rapidi dai margini della viabilità nazionale ed europea

TRIESTE. «È necessario far uscire il Friuli Venezia Giulia dai margini della viabilità italiana ed europea, soprattutto a vantaggio dei cittadini pendolari, come è importante portare quante più merci dal trasporto su gomma al trasporto su rotaia». Interviene così il presidente della IV Commissione, Vittorino Boem (Pd) sulla questione relativa al tratto Venezia – Trieste della Tav.
«Da subito – evidenzia Boem – è necessario un percorso che porti al potenziamento di alcuni punti della linea esistente in tempi brevi, la risoluzione dei nodi Udine-Cervignano e Campo Marzio e l’armonizzazione, come indicato dal Cipe, con il progetto della terza corsia dell’A4: tutti temi ai quali la Giunta Tondo non aveva prestato sufficiente attenzione. La presidente Serracchiani in questo senso incontrerà il ministro Lupi, il presidente del Veneto Zaia e il commissario Mainardi, per trovare una soluzione condivisa».
«In prospettiva – spiega Boem – è utile che la Regione intervenga sul tema della viabilità pensando alle opportunità di sviluppo dei prossimi decenni. In particolare, la TAV relativa alla linea Venezia-Trieste, giudicata strategica anche dal Governo Letta, è un’occasione in questo senso. È però anche vero che la Regione deve garantire che questo sia sostenibile dal nostro territorio e funzionale al potenziamento della piattaforma logistica regionale, con adeguati collegamenti agli scali portuali e che costituisca un’effettiva apertura verso l’Europa ed i grandi corridoi».