Lavoro: Moretti-Cosolini (Pd), garanzie di occupati in Fincantieri estesi anche ai subappalti

La mole di personale che opera nella filiera impone un livello molto alto di attenzione da parte dell’impresa in primis, anche in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti

06.11.19. «Il tema delle imprese che lavorano in subappalto all'interno del sistema di Fincantieri è una questione che abbiamo sempre sollevato, a partire dalla parità di condizioni contrattuali e diritti con i dipendenti diretti della partecipata pubblica. La mole di personale che opera nella filiera impone un livello molto alto di attenzione da parte dell'impresa in primis, anche in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti». A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd, Diego Moretti e Roberto Cosolini (che nei giorni scorsi avevano sollevato la questione) commentando l'operazione della Guardia di Finanza di Venezia nell'ambito di un'indagine che vede coinvolti 19 imprese operanti nel settore della cantieristica navale subaffidatarie di lavori per conto di Fincantieri spa.
«Proprio nei giorni scorsi, per rispondere all'annuncio dell'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono di duemila nuove assunzioni nella filiera della cantieristica navale – ricordano Moretti e Cosolini – avevamo sottolineato la necessità che Fincantieri stessa si facesse da garante di un sistema di rispetto delle regole e dei contratti di lavoro che fosse esteso non solo ai lavoratori direttamente assunti da Fincantieri, ma anche a quelli che fanno parte dell'organico di altre imprese e della filiera di secondo e terzo livello. Rinnoviamo dunque l'appello al presidente della Regione Fvg, Fedriga perché si faccia promotore di un accordo tra le parti affinché gli attuali lavoratori e i futuri duemila, godano degli stessi diritti e garanzie».