«Per i 2mila posti annunciati dall’ad, Bono è necessario un patto che favorisca lavoratori e impresa»
Secondo Cosolini, è necessario un grande accordo strategico anche nella partita dei diritti dei lavoratori: «Quando Fincantieri parla di 2mila persone, di cui l'80 per cento appartenenti ad aziende esterne che lavorano nella filiera, deve in qualche modo farsi garante di un sistema di rispetto delle regole e dei contratti di lavoro che va esteso non solo ai lavoratori direttamente assunti da Fincantieri, ma anche a quelli che formalmente fanno parte dell'organico di altre imprese».
Inoltre Moretti ha sottolineato che «la partita è talmente impattante su tutto il territorio che nessuno può pensare di affrontarla e risolverla da solo. Tutte le istituzioni devono essere coinvolte e l'invito che rivolgiamo al presidente della Regione Fvg, Fedriga è che si faccia promotore di un accordo tra le parti. C'è bisogno dell'intervento di tutte le istituzioni coinvolte a partire dalla scuole che possono creare percorsi propedeutici per la cantieristica navale, attualmente mancanti nel sistema dell'istruzione. È necessario rivolgersi ai giovani, ma anche ai chi ha perso il lavoro, con percorsi formativi professionalizzanti». Infine, «anche da parte del Comune di Monfalcone è necessario predisporre le opportune azioni di coinvolgimento di tutto il territorio rispetto a politiche che mettano in campo misure, servizi e strumenti per far fronte all'inserimento, a Monfalcone e non solo, di nuovi cittadini».