il metodo sulla nomina del nuovo garante è deplorevole, purtroppo in linea con il motivo per il quale siamo arrivati a questo punto
Secondo Da Giau, «il metodo sulla nomina del nuovo garante è deplorevole, purtroppo in linea con il motivo per il quale siamo arrivati a questo punto. Ed è la di volontà di censura dei precedenti garanti che ha portato un anno fa alla modifica della legge per la loro destituzione e oggi a una candidatura della sola maggioranza ostinatamente e inspiegabilmente indisponibile alla riconferma della Garante uscente. Platealmente smentita quindi la motivazione del presidente Zanin alla riapertura dei termini per le candidature in vista della ricerca della massima condivisione su un organo di garanzia di estrema importanza. Su questa premessa ci si sarebbe attesi la ricerca dell’assenso anche dei gruppi di minoranza così come avvenuto per l’elezione del Difensore civico. In realtà, poiché gli organi di garanzia sono emanazione del Consiglio regionale, il presidente Zanin è stato ancora una volta esautorato dal suo ruolo e nonostante il presidente Fedriga sia anche consigliere, stride istituzionalmente l’intervento diretto nell'indicazione di un nome di suo gradimento e sul quale le minoranze non hanno avuto alcun ruolo».