«Il territorio sia valorizzato con servizi innovativi e non sia succursale dell’ospedale di Pn»
«A fare testo è la programmazione sanitaria regionale, tutto il resto è chiacchiera, ha fatto intendere l’assessore che anche in altre occasioni aveva pubblicamente riconosciuto il valore del modello Sacile ritenendo di doverlo esportare sull’intero territorio regionale nel momento in cui si ripensa la sanità regionale e il rapporto ospedale-territorio» aggiunge Da Giau.
«Apprezzando che abbia voluto sottolineare anche in Aula la volontà della valorizzazione del presidio ospedaliero di Sacile per quella che è la sua vocazione maturata nel tempo, ho colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulla necessità che Sacile venga pensata come sede di servizi innovativi e specifici legati alle nuove esigenze di assistenza e cura dei cittadini, non come succursale minore dell’ospedale di Pordenone. Su questi servizi, a partire da quello della procreazione assistita che ci auguriamo possa avviarsi davvero in autunno ma anche su altri su cui sarebbe bene concentrare gli sforzi progettuali e programmatori, si gioca l’attrattività vera della sanità sacilese e soprattutto il benessere dei cittadini».