«Gibelli non consideri suo assessorato un passatempo a scadenza, porti a termine l’impegno»
«La strada intrapresa dall'assessore, con l’esplicita copertura di Fedriga, sta portando allo scollamento con le realtà territoriali e con gli operatori e imprenditori del settore. Ha iniziato con i bandi sulla cultura, con la progettualità tematica riferita a Leonardo, e ora sta minando la coesione del comparto in vetrine nazionali come il Salone di Torino, dove, anche per rispetto dell’ingente investimento regionale sostenuto, sarebbe auspicabile offrire un’immagine coesa di cultura, soprattutto rispetto al mondo dell’editoria. Di questo passo, per la “data di scadenza” che si è data Gibelli, metà mandato, non ci sarà un bel nulla da gestire nel comparto cultura. Vetrine come il Salone di Torino sono occasioni di visibilità importantissime per piccole realtà editoriali come quelle regionali. Meriterebbero attenzioni maggiori per un lavoro di promozione e divulgazione culturale che non deve essere penalizzato e strumentalizzato, ma valorizzato al meglio. Atteggiamenti di sfida, arroganza e ostilità, spiegabili solo con questioni ideologiche, portano via, un pezzo alla volta, quanto costruito in anni di lavoro e impoveriscono il comparto editoriale regionale che vive da tempo momenti di grave difficoltà».