​Foibe: Conficoni (Pd), dolore non sia strumento divisione

Il dolore non diventi strumento di divisione, non sia chi ricopre una carica istituzionale a esacerbare gli animi.

16.04.19. «La memoria va rispettata sempre, le tragedie che hanno colpito il popolo istrodalmata vanno doverosamente ricordate, come dispone una giusta legge dell Stato. Ma il dolore non diventi strumento di divisione, non sia chi ricopre una carica istituzionale a esacerbare gli animi. In particolare un sindaco dovrebbe fare tutto il possibile affinché i grandi temi della nostra storia non diventino oggetto di strumentalizzazione ideologica.
A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni commentando le prese di posizione del sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, in merito di manifesti affissi a Roma per i festeggiamenti del prossimo 25 aprile.
«Il sindaco sa bene che quei manifesti – continua Conficoni – non alludono alle foibe come ha interpretato, per errore o forse in malafede, la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ma riprendono un'opera del 1973 commissionata dal Partito Socialista Italiano raffigurante un'onda rossa che strappa un velo nero, simbolo del fascismo. Questo fatto è stato chiarito da più fonti».
«Il Pd non ha esitazioni quando si tratta di onorare il dramma dell'Esodo e la tragedia delle Foibe. Né abbiamo dubbi sul fatto che il negazionismo sugli orrori della storia sia inaccettabile. Ma questo non significa spalancare le porte al rancore e all'odio, resuscitare nemici che non esistono più. Il sindaco Ciriani lavori per unire e cementare la comunità, non per dividerla».