Scuola: Da Giau (Pd), cdx smetta di dare colpe al Pd e inizi a lavorare

«Il consigliere Basso viene evidentemente aizzato, dagli stessi padroni, a rispondere in modo violento e offensivo a chi osa esprimere un parere sull’operato della giunta stessa»

TRIESTE 27.02.19. «Il consigliere Basso che siamo abituati a sentire mite e ossequioso in Aula a incensare i provvedimenti della Giunta leghista, viene evidentemente aizzato, dagli stessi padroni, a rispondere in modo violento e offensivo a chi osa esprimere un parere sull’operato della giunta stessa». Commenta così la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau le dichiarazioni del consigliere regionale di Fdi, Alessandro Basso in merito al protocollo tra il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (Miur) e la Regione Fvg annunciato dall'assessore all'Istruzione, Alessia Rosolen.
«Lo ringraziamo della disponibilità alla spiegazione ma siamo più che in grado di leggere e comprendere un documento se questo ci viene fornito. Purtroppo la VI commissione, competente in materia di diritto allo studio e formazione, finora ha solo potuto sentire i ripetuti annunci dell’assessora Rosolen ed esaminare una legge, la 37, che nessuno dei portatori di interesse con cui ci siamo confrontati prima della sua approvazione un mese fa, ha giudicato di portata straordinaria. Le nostre reazioni non sono né bizzarre, né scomposte, mettono semplicemente al rango opportuno quanto viene proclamato come rivoluzione».
E ancora, aggiunge Da Giau, «non usi, il consigliere Basso, registri e modi che evidentemente il sindaco Ciriani gli ha ben insegnato. Non punti a distruggere l’avversario e le amministrazioni precedenti creando ad arte macerie per far apparire grattacielo anche il primo getto di malta. Non racconti bugie come quella del declassamento dell’ufficio scolastico regionale. È ben vero che negli anni scorsi abbiamo corso questo rischio, ma l’intervento della presidente Serracchiani e dell’assessore Panariti lo scongiurarono. Il nostro Usr non è mai diventato dipendente dal Veneto. Ha sempre mantenuto un dirigente titolare con piena responsabilità in tutte le sue funzioni. Quello che è stato ottenuto con la finanziaria è solo che il dirigente sia (in futuro) di livello generale. Non cambia nulla nelle funzioni, né in quelle di gestione né in quelle di valutazione, progettazione, proposta, di coordinamento e rapporto con il ministero».
Infine, conclude Da Giau «giova appena ricordare, a proposito del nulla che si è fatto in questi anni, che quando Rosolen venne in autunno a presentare le sue idee sulla regionalizzazione della scuola lo fece distribuendo alla commissione il dossier sul lavoro da noi svolto, cambiando semplicemente la data e omettendo il testo della bozza di norma di attuazione dello statuto di autonomia da noi predisposta. Certo, quando ci illustreranno l’accordo, daremo un giudizio più compiuto: a oggi sappiamo che la Regione mette risorse proprie su una funzione che è dello Stato. Con quali certezze?».