Sicurezza: Moretti (Pd), disegno della Lega è riportare paura nelle strade

«Cisint incoerente, attacca sindaci ma era la prima a non rispettare legge sulle Uti»

TRIESTE. 04.01.19. «Il decreto sicurezza e, a livello regionale, la scelta di togliere i finanziamenti ai progetti di integrazione e accoglienza diffusa che in tanti Comuni hanno ben funzionato, senza creare tensioni sociali sui territori, sono parte di un unico disegno: riportare in strada disperati e alimentare la paura e la tensione sociale tra italiani e stranieri. Comunque vada a finire, la vicenda del decreto sicurezza (nel suo insieme) è figlia di una politica dell'odio e della divisione che non fa bene a nessuno». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti in merito alle polemiche sulla disobbedienza di alcuni sindaci rispetto al dl sicurezza e alle reazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
«La prima cosa che ha fatto il presidente dell'Anci, Antonio Decaro è stata quella di chiedere un incontro con la presidenza del Consiglio per modificare il decreto Salvini. Dimenticare questo è scorretto. A sentire poi il solito soliloquio intimidatorio arrogante da parte del ministro dell'Interno, piena solidarietà a quei sindaci che, come 80 anni fa con le leggi razziali, si rifiutano di applicare una legge punitiva e per certi tratti con palesi incostituzionalità. Si arrivi quindi a un pronunciamento della Corte, così da avere una decisione definitiva. Che poi, Salvini a livello nazionale e Cisint a livello locale si ergano a paladini del rispetto della legge quando, il primo incentivò i sindaci alla disobbedienza sulle unioni civili e Cisint, uscendo dalle Unioni Territoriali, si è rifiutata di applicare una norma regionale, la dice lunga sulla coerenza di lorsignori».