Donne: Moretti e Codega (Pd), imbarazzante la posizione di Savino

Usando lo stesso metro, allora per fare politiche industriali bisognerebbe aver fatto l’operaio o l’industriale, o per occuparsi di ambiente è necessario essere stati netturbini

TRIESTE (06.12.17). «Fare una dichiarazione a dir poco inopportuna e addirittura insistere nel tenere quella posizione è non solo imbarazzante, ma anche di pessimo gusto. Secondo l'onorevole Savino solo chi ha figli può occuparsi di politiche per le famiglie. Usando lo stesso metro, allora per fare politiche industriali bisognerebbe aver fatto l'operaio o l’industriale, o per occuparsi di ambiente è necessario essere stati netturbini. Una posizione del tutto assurda oltre che sessista se detta, come successo, nei confronti di una donna. Non ci sarebbe nulla di male se Savino riconoscesse di aver sbagliato, esagerando nei modi e toni, e chieda scusa». A dirlo è il capogruppo del Pd, Diego Moretti, commentando le dichiarazioni della forzista Sandra Savino sul progetto di welfare come stimolo alla natalità lanciato dalla presidente del Fvg, Debora Serracchiani.
Accanto a Moretti, interviene anche il collega Franco Codega: «Savino sostiene che la presidente è stata incapace di un impegno a favore della natalità, un'affermazione questa priva di fondamento. Nella nostra regione, infatti, tra interventi regionali e nazionali, c'è stata una corposa attenzione».
Riguardo ai servizi per la prima infanzia, elenca Codega, «è stato anticipato di un anno il pagamento delle rette per gli asili nido e sono stati aumentati anche i contributi per le rette degli asili nido. È stata mantenuta l'integrazione di 60 euro della Social card nazionale , per un totale di 100 euro al mese ed è stata mantenuta la Carta famiglia per il pagamento delle bollette dell’energia elettrica e sconti alimentari e soprattutto è stata costruita e alimentata la Misura di sostegno al reddito per le famiglie più povere. Oltre appunto agli interventi nazionali. L’insieme di tutte queste misure, ha pertanto coperto le esigenze delle politiche della famiglia e della natalità, pur nella ristrettezza delle risorse disponibili, ben più che nel periodo dell'amministrazione precedente».