Enti locali: Celotti (Pd), servizi in rete per aiutare Comuni, Giunta dice no

Pubblicato il mercoledì 02 Ago 2023

02.08.23 «Le difficoltà in cui si trovano ormai da tempo i Comuni soprattutto più piccoli potrebbero essere superate con adeguati finanziamenti alle comunità volontarie per mettere in rete servizi e funzioni. Questa è la nostra richiesta, ma soprattutto dei sindaci attraverso l’Anci, che la Giunta Fedriga continua ideologicamente a ignorare». Lo afferma la consigliera regionale, Manuela Celotti (Pd) che attraverso due emendamenti alla legge di assestamento di bilancio 2023 aveva chiesto l’istituzione di un fondo per incentivare le comunità volontarie a mettere in rete funzioni e servizi comunali e sovracomunali per incentivare nuove attività e un ulteriore fondo per favorire la nascita di nuove comunità volontarie.

«La Giunta Fedriga, con l’assessore Roberti, si ostina a ignorare le richieste dell’Anci dove sindaci di ogni colore politico stanno avanzando richieste molto chiare rispetto ai finanziamenti delle comunità volontarie già costituite per le funzioni e i servizi». Secondo Celotti, «vanno considerati due aspetti: andrebbe innanzitutto sostenuta la partenza del conferimento delle funzioni che hanno costi di gestione probabilmente più alti rispetto alla gestione comunale, ma che nel lungo periodo permette di abbattere costi attraverso una razionalizzazione delle dirigenze, per la specializzazione delle competenze dei dipendenti, evitando quindi di replicarle in ogni ente locale. Un secondo aspetto riguarda la strada organizzativa necessaria per dare risposte ai Comuni che al momento la Regione non sta dando. Molti enti devono affrontare problematiche dovute alla scarsità di personale e alla difficoltà nel reclutarne e trattenerne di nuovo, a cui si aggiungono costi e tempi per indire concorsi spesso per nulla. L’unico modo per organizzare servizi in questo momento, e lo stanno dicendo i sindaci di ogni colore politico, è di organizzare degli uffici in grado di gestire la complessità amministrativa che c’è in questo momento, molto superiore a quella degli anni precedenti, specializzando le funzioni e dando anche una prospettiva di carriera ai dipendenti attraverso strutture come le comunità, in grado di mantenere i dipendenti sul territorio e quindi stabilizzare le competenze e garantire quella solidità del servizio che consente di portare avanti le opere pubbliche, di gestire le opere del Pnrr e di dare delle risposte efficaci ai cittadini».

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