Energia: Pozzo (Pd), nuovo impianto Bess a Pasian, serve alternativa

Pubblicato il giovedì 15 Mag 2025

 

Trieste, 15.05.25 – «Davanti a un secondo impianto Bess in corso di procedura di autorizzazione a Colloredo di Prato, dopo quello già autorizzato nello stesso paese a inizio anno, i due Comuni di Pasian di Prato e Basiliano propongano un sito più distante dalle abitazioni e cerchino la disponibilità della società a spostare il luogo dell’impianto». Lo afferma il consigliere regionale Massimiliano Pozzo (Pd) intervenuto ieri sera all’incontro pubblico organizzato dalle amministrazioni comunali di Pasian di Prato e Basiliano a Colloredo di Prato per discutere del nuovo impianto Bess per l’acculo dell’energia a batteria.

«L’alta partecipazione e i vari interventi degli amministratori, del comitato e dei cittadini hanno evidenziato la preoccupazione delle due comunità sui rischi di questi impianti. Sulla sicurezza in particolare, ma anche sull’inquinamento acustico e luminoso. Considerando la vicinanza alle abitazioni che è molto ridotta. Ritengo siano elementi da verificare con attenzione e per la maggior tutela possibile dagli enti preposti chiamati a esprimersi nel procedimento in corso».

Inoltre, continua Pozzo, «come emerso nel corso dell’incontro, davanti a situazioni di questo tipo, con procedimenti già in corso e con le norme che ci sono, la strada che può portare a qualche risultato, forse l’unica, è che i Comuni e le comunità in modo compatto propongano seriamente un sito alternativo alla società interessata, sperando di trovare la disponibilità di questa a considerare un luogo più distante. Sicuramente non è un percorso facile, ma i due Comuni lo considerino e la società valuti l’importanza di un rapporto collaborativo con gli enti e le comunità». Infine, conclude Pozzo ricordando che «a inizio aprile ho presentato alla Giunta un’interrogazione proprio su questi impianti Bess chiedendo che l’amministrazione regionale si attivi per garantire il maggiore livello di sicurezza possibile ai cittadini del Friuli Venezia Giulia attraverso l’applicazione dei più avanzati standard di sicurezza e di prevenzione, seguendo le linee guida emanate da parte del dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile a fine 2024».

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