Confini: Conficoni (Pd), fototrappole strumento di sicurezza o propaganda?

Pubblicato il lunedì 23 Ott 2023

 

TRIESTE 21.10.23 «Nell’attuale contesto di sospensione dell’area Schengen e di controlli ai valichi, resta da capire cosa succede ai confini con la Slovenia non presidiati dalle forze di polizia, come i sentieri nei boschi, potenziali porte di accesso per migranti irregolari. È importante capire se le fototrappole volute e sbandierate dalla Giunta Fedriga abbiano funzionato come reale presidio, oppure siano state solo un veicolo di vuota propaganda». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione chiede alla Giunta regionale di chiarire l’impiego delle fototrappole per il controllo dei confini.

«Nel dicembre del 2021 – ricorda Conficoni – la Regione ha acquistato sessantacinque fototrappole da destinare alla Polizia di frontiera per essere posizionate sui sentieri in prossimità dei confini al fine di individuare in tempo reale i transiti di irregolari e aumentare le riammissioni. Ora si chiarisca con quali risultati» continua Conficoni. «La temporanea sospensione di Schengen al confine con la Slovenia deve essere una misura tanto eccezionale quanto provvisoria di prevenzione antiterrorismo. Non può certo prestare il fianco a utilizzi strumentali, cui troppo spesso ricorre il centrodestra sia locale, guidato da Fedriga, sia nazionale, al traino di Meloni e Salvini. Entrambi hanno illuso i cittadini in campagna elettorale promettendo di tutto, compresi respingimenti che nei fatti non ci sono stati, anzi gli ingressi sono addirittura aumentati. E questo fa pensare che forse, interventi come quello delle fototrappole siano stati più di facciata che reale strumento di sicurezza».

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