«Per gli ambulanti, il testo non permette modifiche a bandi chiusi: Pordenone a un bivio»
TRIESTE 17.11.22 «La legge sul commercio presentata dalla Giunta è una norma di manutenzione condivisibile, ma cosa diversa rispetto alla legge organica annunciata e promessa a inizio legislatura. Detto questo, rileviamo alcune criticità per il possibile conflitto di nuove previsioni con il quadro attuale, mentre per il commercio ambulante ci sono luci e ombre». Lo afferma il consigliere regionale Sergio Bolzonello (Pd) a margine dell’illustrazione in 2ª commissione, del disegno di legge 181 sul Commercio.
«Nell’esprimere un generale apprezzamento per il disegno di legge, non possiamo non rilevare criticità a partire dalle nuove definizioni di attività che vengono introdotte nel testo normativo e che possono entrare in conflitto con il quadro attuale, serve avviare un più approfondito confronto e che forse merita essere introdotto nella nuova legge organica sul commercio che oggi apprendiamo verrà spostato alla prossima legislatura» afferma Bolzonello.
«Va rilevato come sul tema del commercio ambulante deve essere evidenziato in primis che, visto che il ddl verrà discusso il prossimo gennaio, non si danno risposte immediate a molte amministrazioni comunali, tra cui quella di Pordenone, che ha in corso il bando per il nuovo mercato cittadino» .
Secondo Bolzonello, «la discussione di oggi conferma che il testo normativo del ddl non permette di modificare i contenuti del bando per l’assegnazione dei posti del mercato di Pordenone, bando che, è bene ricordare, vede le domande degli operatori già depositate e il termine scaduto. Pertanto dalla lettura del ddl sembra che l’amministrazione comunale di Pordenone abbia davanti a sé solo due strade: o proseguire con l’istruttoria del bando in corso per la definitiva assegnazione o annullarlo e riproporlo dopo che la legge verrà approvata con i nuovi criteri introdotti. Comunque la si veda, un pasticcio da risolvere».
