Censura Bini: Moretti (Pd), dal cdx intimidazioni e minacce per ribaltare la realtà

Pubblicato il giovedì 22 Giu 2023

22.06.23 «Oggi abbiamo assistito a un maldestro tentativo del centrodestra di ribaltare la realtà attraverso interventi intimidatori e offensivi, spostando la questione posta con la mozione dal piano politico ed etico di un atto inopportuno e con troppe “casualità” e di un palese conflitto di interessi, a una situazione personale, che tale non è mai stata. L’azione dei gruppi di opposizione è servita se non altro a far uscire dal silenzio il presidente Fedriga, che dopo un mese di mutismo ha difeso il suo assessore, minimizzando e derubricando quanto successo a un fatto personale e non politico. Abbiamo confermato la richiesta di dimissioni di Bini, ricevendo in cambio lezioni inaccettabili, senza entrare in alcun modo nel merito della mozione». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti a margine della bocciatura della mozione presentata dai gruppi di opposizione e attraverso la quale si chiedeva la censura dell’assessore regionale Sergio Emidio Bini per le vicende legate alla compravendita immobiliare tra l’assessore e l’istituto di credito Mediocredito spa, all’epoca dei fatti partecipato dalla Regione Fvg al 47 per cento.

«I metodi intimidatori dell’assessore Bini, la diffida legale ricevuta dal collega Moretuzzo in risposta alla sua interrogazione di fine maggio, i toni accusatori e a tratti offensivi di alcuni esponenti del centrodestra non fermeranno la nostra azione. La vicenda per noi non è chiusa: attendiamo gli esiti dell’accesso agli atti e la risposta all’interrogazione del collega Cosolini per fare definitiva chiarezza».

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