Casa: Marsilio (Pd), Giunta Fedriga frena i giovani nell’acquisto prima abitazione

Pubblicato il giovedì 14 Lug 2022

14.07.22 «A parole sono tutti a pronti a dare sostegno ai giovani, poi nei fatti, con atti concreti il centrodestra mette i bastoni tra le ruote aggiungendo difficoltà su difficoltà a chi decide di fare il passo di lasciare l’abitazione familiare per acquistare una casa propria. Il requisito di un reddito minimo negli anni precedenti alla richiesta di un contributo prima casa risulta un’assurdità nei confronti di giovani neo assunti che cercano di avviare un percorso di vita autonomo». Lo afferma il consigliere regionale Enzo Marsilio (Pd) a margine della risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di semplificare l’accesso ai contributi per l’edilizia agevolata.

«La Regione dopo aver introdotto un discutibile mutuo obbligatorio per ottenere il contributo prima casa, prevede anche la verifica (che per altro viene effettuata già da parte delle banche) di un reddito minimo nei due anni precedenti. A parte l’assurdità di un reddito minimo corrispondente ad almeno 5mila euro che non costituisce una benché minima base, diventa comunque un ostacolo se il giovane ha appena iniziato un lavoro e quindi non possiede alcun reddito pregresso» evidenzia ancora Marsilio.

Inoltre, continua «viene posto un altro limite assurdo, rilevato oggi in Aula addirittura da un esponente del centrodestra, il consigliere regionale di Fdi, Antonio Lippolis, che riguarda un limite sulla metratura, favorendo l’acquisto di appartamenti in città e limitando quella in zone montane, dove generalmente si trovano immobili di dimensioni ben superiori a quelle fissate dalla legge del centrodestra. In questo caso, se in linea generale vengono penalizzati i giovani, quelli della montagna ne escono ancora peggio».

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