Assestamento: Santoro, nessuna nuova misura, solo un fiume di soldi

Pubblicato il giovedì 07 Lug 2022

07.07.22 «Tanti soldi, ma nessuna novità: nessuna nuova misura rispetto al passato, nessuna idea di programmazione futura. A fronte di un ricchissimo assestamento di bilancio, ben 720 milioni, le azioni e lo sguardo verso il futuro sono i grandi assenti in questa manovra estiva, in particolare su tematiche cruciali come la transizione energetica ed ecologica, nel recupero del patrimonio dei nostri paesi e nelle opere infrastrutturali». Lo afferma la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) commentando l’assestamento di bilancio in questi giorni al vaglio delle commissioni competenti.

«In periodo di particolare e grave crisi energetica, che si aggiunge ad altre forti criticità, sarebbe necessario non tanto mettere soldi in modo caotico, ma guidare processi sui quali ci si gioca il futuro. Un esempio è il finanziamento agli impianti fotovoltaici sul quale nulla viene detto su come e dove debbano essere fatti, aprendo a un liberi tutti anziché dare un indirizzo su come dovrebbero essere effettuati gli interventi a fronte di un sovvenzionamento pubblico». E ancora, continua Santoro, «il capitolo dei dragaggi, sostanzialmente fermi da quattro anni: ora si stanzia un milione 650 mila euro anche qui senza capire dove e per cosa. L’improbabile figura del commissario resta ancora una scatola vuota e se è davvero così fondamentale come sostiene il centrodestra, come mai ora, dopo quattro anni di ritardo annunciano l’avvio di dragaggi (minimi) fatti senza il suo intervento? Siamo all’ennesimo tentativo di mettere una pezza su una questione, vitale per un intero comparto diportistico, economico e turistico, che la giunta ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di governare. Per non parlare – conclude infine – del grande assente: mentre lo Stato attraverso il Pnrr afferma ancora una volta la necessità del recupero del patrimonio esistente, sempre più abbandonato, in Fvg il centrodestra non fa nulla per dare una risposta in questo senso, lasciando intere aree civili e soprattutto industriali degradate e abbandonate».

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Vera Spanghero

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