Kronospan. Conficoni-Da Giau: cdx silente su problematiche non da risposte a preoccupazioni

Pubblicato il giovedì 17 Mar 2022

17.03.22 «Nonostante un nostro concreto impegno in Aula nel rilanciare le preoccupazioni espresse da migliaia di cittadini del territorio di San Vito al Tagliamento per la richiesta di ampliamento della Kronospan, e l’aver sottolineato l’esigenza di un modello di sviluppo sostenibile per far convivere lavoro e ambiente, ci siamo scontrati con un fasullo ascolto dei comitati da parte di un centrodestra quasi completamente silente difronte alle problematiche. Il documento svuotato dalla giunta e approvato infine dai consiglieri di centrodestra priva di concrete risposte migliaia di cittadini e fa mancare una posizione netta da parte della Regione». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd, Nicola Conficoni e Chiara Da Giau a margine delle audizioni odierne relative alla petizione “No al progetto di ampliamento dell’impianto Kronospan di San Vito al Tagliamento”.

«Attraverso una risoluzione – spiegano Conficoni e Da Giau – avevamo proposto al Consiglio di raccogliere le preoccupazioni di migliaia di cittadini della bassa pordenonese e in particolare del territorio di San Vito al Tagliamento, proponendo un percorso e delle possibili soluzioni di matrice ambientale e lavorative. Nonostante il centrodestra fosse arrivato in Aula a mani vuote, senza nemmeno prendere realmente in considerazione le istanze dei comitati, anzi con la volontà di archiviare la petizione popolare, alla fine si è appropriato del nostro documento ormai svuotato di forza e significato in seguito a un emendamento della giunta». Nel corso del dibattito in Aula, gli esponenti del Pd hanno rimarcato «i ritardi della Giunta nell’approvazione del piano di miglioramento della qualità dell’aria. Gli obiettivi di miglioramento e contenimento delle emissioni sono premesse essenziali da porre all’interno di un modello virtuoso rispetto alla transizione ecologica che la Regione in più occasioni ha dichiarato di voler perseguire, salvo poi smentirsi in situazioni come questa. Oggi avremmo dovuto valutare l’intera vicenda nel suo contesto geografico, temporale e di governo del territorio, non limitandoci al confine dell’area industriale dove opera la Kronospan che da sola potrebbe raggiungere e superare i livelli di legge delle polveri sottili, senza tenere conto del possibile insediamento nel territorio di altre industrie».

Ne parlano

Nicola Conficoni

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