Ambiente: Conficoni-Carli (Pd), sghiaiamento Barcis al palo, Giunta chiarisca

Pubblicato il giovedì 19 Ott 2023

«Ritardi e indecisione frutto di un’assenza nelle strategie regionali»

TRIESTE 19.10.23 «Al palo da due anni e con le problematiche di una stagione di piogge già iniziata, la progettazione e i lavori di sghiaiamento del lago di Barcis si fanno ancora più urgenti, ma sembrano sparite dai radar, lasciando la comunità tra preoccupazioni e aspettative. È necessario che la Giunta regionale chiarisca al più presto le sue intenzioni e sblocchi l’iter per vedere finalmente risolto questo annoso problema». Lo affermano i consiglieri regionali Nicola Conficoni e Andrea Carli (Pd) che attraverso un’interrogazione e una richiesta di un’audizione, in 4ª commissione, chiedono alla Giunta di chiarire la situazione dello studio di fattibilità per lo sghiaiamento sistematico del torrente Cellina a Barcis. I due consiglieri dem hanno chiesto che all’audizione prendano parte oltre all’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, anche i sindaci di Montereale-Valcellina, Barcis, Andreis, Claut, Cimolais, Erto e Casso, il Consorzio Cellina Meduna e il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali.

«Già da tempo la comunità della Valcellina e la pianura pordenonese attendono di conoscere quale tra le diverse soluzioni individuate dallo studio consegnato nel 2021 dal professionista incaricato, la Giunta intende perseguire per rendere sostenibile la notevole movimentazione dei materiali. Lo scorso anno – afferma Conficoni – nonostante la capacità di invaso risulti dimezzata, non è stato eseguito alcun intervento. Si sono spese molte parole, ma i passi avanti fatti per limitare i disagi sono del tutto insufficienti e bisogna assolutamente superare uno stallo tanto dannoso quanto inaccettabile, a maggior ragione viste le ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr».

Inoltre, Carli evidenzia che «a fronte di una mancanza di decisioni da parte del “Laboratorio”- tavolo dei sindaci, deve essere la Regione a prendersi la responsabilità di decidere: lo sghiaiamento non è solo un’emergenza, ma anche una opportunità: la ghiaia potrebbe essere molto preziosa in vista della realizzazione di importanti infrastrutture viarie nella regione. Continuare a non affrontare concretamente il tema dello sghiaiamento insieme a quello delle infrastrutture, rappresenta l’ennesima dimostrazione di una assenza di strategia economico-ambientale: come già avvenuto per il progetto dell’acciaieria di San Giorgio di Nogaro, ciò che emerge è una indecisione collegata all’esigenza di non scontentare nessuno, che alla fine scontenterà tutti e non risolverà i problemi strutturali della nostra regione».

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