Afghanistan: Da Giau (Pd), importante adesione Consiglio ad appello donne di Rawa

Pubblicato il mercoledì 06 Ott 2021

06.10.21 «La solidarietà espressa oggi dal presidente del Consiglio regionale alla popolazione afghana, in particolare a donne e bambini, e l’adesione all’appello delle donne di Rawa in difesa dei loro diritti e delle loro condizioni di vita libera e sicura, è un importante segnale per mantenere alta l’attenzione su questo popolo. L’auspicio è che l’invito del presidente Zanin a diffondere i contenuti dell’appello, trovi convinta adesione tra i consiglieri e gli esponenti politi del Fvg». Lo afferma la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) che ha fatto da tramite tra il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin e l’Ong “Insieme si può” impegnata nella difesa e promozione dei diritti e nel concreto aiuto di donne e popolazione afghana e che media l’appello dell’associazione Rawa (tra le più antiche associazioni di donne afghane che da anni si batte per un’Afghanistan laico, libero e democratico e per il rispetto dei diritti delle donne).
«L’adesione a questo appello arriva a pochi giorni dal G20 straordinario sull’Afghanistan, fortemente voluto dal presidente Draghi per fare un focus sull’emergenza umanitaria e lotta a terrorismo. L’attenzione delle istituzioni, anche locali, non deve venire meno: è importante anzi che si rafforzino e divengano traccia per un impegno unitario, deciso e solidale dell’Unione europea per arginare l’emergenza umanitaria in Afghanistan». Secondo Da Giau sono quanto mai necessari, così come chiesto dall’appello di Rawa e da quello del Tavolo Asilo nazionale un monitoraggio continuo della situazione anche attraverso le Ong rimaste in quei luoghi, il sostegno alla resistenza delle donne, la denuncia di ogni violenza nei loro confronti, la creazione di corridoi umanitari, l’impegno a favorire il reingresso in Europa dei titolari di permesso e degli studenti, il riconoscimento della protezione internazionale agli afghani presenti, il potenziamento del sistema dell’accoglienza. Serve inoltre una diplomazia e una politica degli Stati e dell’Unione in grado di pretendere con fermezza e con le opportune misure il rispetto dei fondamentali diritti e dell’incolumità delle persone».

Ne parlano

Chiara Da Giau

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Chiara Da Giau
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