Enti locali: Shaurli, da riforma più efficienza e meno costi

Pubblicato il martedì 25 Nov 2014

TRIESTE, 25 novembre 2014 – La sfida vera è mantenere il sistema delle autonomie locali facendolo costare di meno e rinnovandolo

TRIESTE. «La sfida vera è mantenere il sistema delle autonomie locali facendolo costare di meno, rinnovandolo e soprattutto facendo le stesse cose in maniera più efficiente.  Una sfida che riguarda al contempo anche il comparto unico». Interviene così il capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli nel dibattito sulla riforma degli enti locali sottolineando i risparmi derivanti dal superamento delle Province, che ammonteranno a 22milioni 624mila euro all’anno.
Il tema vero sarà il trasferimento delle competenze: «Sappiamo già che andremo certamente incontro a economie di scala perché da un lato ridurremo la parte politico-gestionale (solo le spese elettorali provinciali ammontano a oltre 2,5 milioni) e con la riassegnazione di una serie di funzione taglieremo drasticamente i costi fissi, così come la costituzione della centrale unica di committenza. Mentre per quanto riguarda il personale, il numero dei dipendenti dalle Province, se ipoteticamente dovessero transitare tutti in Regione, sarà inferiore a quelli che usciranno per quiescenza dalla Regione stessa da qui al 2025. Questo risulta dalla mappatura effettuata nel disegnare il piano del fabbisogno regionale». Per quanto riguarda il turn over del personale, tra il risparmio complessivo regionale che ammonta a 7milioni 70mila euro e quello provinciale, 2milioni 214mila euro, il risparmio totale è pari a 9milioni 284mila euro.
Inoltre, sottolinea Shaurli che «i nostri enti locali non sono invogliati a unirsi perché hanno a disposizione una spesa pro-capite superiore a quelle di altre regioni: si parla di 1.511 euro tra spese correnti e spese investimenti, contro i 940 del Veneto e di 1.144 della media delle altre Regioni italiane».
In merito alla legge Delrio, ha continuato Shaurli, «applicarla in una regione da 1milione e 200mila abitanti come la nostra, sarebbe stata una scelta pavida e poco coraggiosa. Noi abbiamo scelto di non seguire le unioni proposte da quella legge, ma abbiamo puntato a modelli che permettano sia di mettere insieme servizi, sia di fare pianificazione». E sempre sul versante nazionale Shaurli rivolge un appello al Governo: «Faccia presto sul tema delle Province, noi siamo pronti a proseguire con questa sfida che ci vede impegnati a cedere quote di potere. D’altra parte impegnerà i Comuni nei costi standard, certo, ma anche a capire che il marciapiede non finisce al confine e che riusciranno a trovare il cuore dello stare insieme in una nuova omogeneità territoriale, ma anche nel riconoscimento di differenziazione e policentrismo della nostra regione».

 

Ne parlano

Cristiano Shaurli

Ne parlano

Cristiano Shaurli
Cristiano Shaurli

Articoli correlati…