Enti locali: Shaurli, noi aperti al confronto

Pubblicato il venerdì 14 Nov 2014

Da opposizioni continuano sterili polemiche

TRIESTE. «Nonostante l'ampia disponibilità al confronto, anche presentando in commissione emendamenti di giunta che potevano tranquillamente trovare spazio in aula, come ci ricordano i precedenti del centrodestra con comunità montane commissariate e modifiche erariali in finanziaria alle 2 di notte, sembra che la critica principale sia sempre e noiosamente metodologica». Interviene così il capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli, sul dibattito che sta interessando il lavoro nelle commissioni sul testo del disegno di legge di riforma degli enti locali. Il capogruppo Shaurli sottolinea come a fronte delle aperture da parte della maggioranza durante i lavori delle commissioni e non solo, gran parte delle opposizioni sia attenta ad creare e alimentare contrasti. «Le modifiche – chiarisce Shaurli – invece vanno incontro alle richieste delle audizioni in particolare Anci e Cal e i nostri Comuni, senza modificare l'impianto iniziale della norma che prevede, unici in Italia, la completa dismissione delle Province, l'articolazione del territorio solo fra Regione e Comuni aggregati per erogare migliori servizi a vantaggio dei cittadini. Il resto è polemica sterile. Tranne Ciriani che vuole mantenere le Province e Di Piazza che chiede la città metropolitana, posizioni legittime ma entrambe profondamente diverse dalla nostra Legge».

 

Ne parlano

Cristiano Shaurli

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Cristiano Shaurli
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