Legge di stabilità: Shaurli, proceda dialogo Governo Regione

Pubblicato il sabato 18 Ott 2014

Economie di spesa non solo da enti regionali e locali, ma anche nella burocrazia centrale

UDINE. «I consiglieri regionali e i parlamentari di FI che ora attaccano strumentalmente fingono di non sapere che le loro proposte sono da sempre centraliste. Coerenza vorrebbe che ricordassero che l’ex ministro Gelmini propone addirittura accorpamenti in macroregioni seguita a ruota da Maroni e dalla Lega Nord alla faccia della nostra specialità».
Entrando nel dibattito sulla legge di stabilità, oltre all’attacco al centrodestra, il capogruppo Pd, Cristiano Shaurli richiama la necessità di evitare rischi di neocentralismi, ma al contempo sottolinea come «il distinguo sta proprio nel fatto che, lontani da avere posizioni subordinate nei rapporti con il Governo, vanno considerati anche gli strumenti per superare la crisi contenuti dalla legge di stabilità, dal taglio dell'Irap, al rilancio delle opere pubbliche con beneficio per l'edilizia e famiglie. Alcune criticità saranno affrontate nel dialogo fra Regioni con il Governo cui si sta lavorando in queste ore». Sulle reazioni del centrodestra, dalla Lega a FI, e Ncd, Shaurli rincara sostenendo che «le preoccupazioni, sincere o di parte, erano facilmente prevedibili come lo strumentale e ormai noioso riferimento al ruolo nazionale di partito della presidente. Un ruolo che auspico venga ricordato anche quando si portano a casa risultati concreti».
«Da tempo invece è indubbio che in maniera trasversale, non certo con questa legge di stabilità, stiamo assistendo a un rischio neocentralista che individua solo nelle autonomie sprechi e inefficienze, affievolendo i concetti di sussidiarietà, federalismo e soprattutto dimenticandosi che il sistema delle Regioni, che certo in passato non aveva brillato, sta facendo la sua parte in termini di economie di spesa mentre ancora molto può fare la burocrazia centrale» afferma Shaurli.
Il capogruppo Pd ricordando che «le Regioni non sono tutte uguali», precisa che «passi importanti vanno compiuti nel campo delle riforme da parte di tutti, il Friuli Venezia Giulia sta facendo la sua parte con responsabilità. Le sfide – continua – per noi sono ancora il superamento del patto Tondo Tremonti, la strategicità nazionale degli investimenti infrastrutturali e ora il riconoscimento compensativo di un taglio Irap che per le Speciali impatta direttamente sul bilancio ma che per una Regione industriale come la nostra può avere importanti effetti di crescita come l'ulteriore apertura di spazi finanziari ai nostri Comuni».
Infine, Shaurli commenta il riconoscimento delle agenzie di rating come «un segnale importante per la nostra convinzione di essere attori reali nel cambiamento del paese, sapendo ciò che abbiamo fatto e sapendo che siamo fondamentali per le politiche territoriali e per evitare derive disgregatrici dell'unità nazionale. Nel complesso le Regioni molto hanno ancora da fare a partire da costi standard e omogeneità di riforme – conclude – ma il reciproco riconoscimento e impegno è fondamentale tanto per noi che per il governo centrale».

 

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Cristiano Shaurli

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