Latterie Friulane: mentre il comparto agricolo si spaccava il centrodestra stava a guardare

Pubblicato il giovedì 06 Mar 2014

Shaurli e Boem: «Molti i colpevoli dell’attuale situazione. Ora priorità a lavoratori e sistema produttivo»

UDINE. «Le responsabilità su Latterie friulane partono da molto lontano, da un periodo in cui chi ora critica, allora aveva la responsabilità e il dovere di evitare che la situazione precipitasse fino allo stato attuale». Sgombra il campo dalle strumentalizzazioni il capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli sostenendo il lavoro intrapreso in questi mesi dalla Regione. «Bisogna partire da una considerazione: è ora di capire che i lavoratori, soprattutto quelli che rischiano il posto, hanno avuto modo di accorgersi quando la politica arriva in ritardo e quando si muove in maniera strumentale. La vicenda Latterie friulane porta con se difficoltà economiche e debitorie lontane, che andavano affrontate quando invece che chiedere poli e filiere magari si preferiva guardare passivi alla competizione tutta interna al Friuli». E su questo punto rincara il presidente della IV commissione, Vittorino Boem (Pd): «In questa partita gioca anche la incomunicabilità all’interno del mondo agricolo. Questi soggetti non sono stati capaci di trovare una sintesi e la politica è stata colpevolmente a guardare senza fare nulla». La Regione, conclude Shaurli, «non farà il notaio, anzi la centralità della nostra azione è e sarà il futuro delle maestranze e del nostro sistema produttivo».

 

Ne parlano

Cristiano Shaurli

Ne parlano

Cristiano Shaurli
Cristiano Shaurli

Articoli correlati…