Centro unico di committenza: un emendamento salva i piccoli Comuni

Pubblicato il venerdì 31 Gen 2014

Shaurli: «L’immediata applicazione avrebbe bloccato le attività delle amministrazioni»

TRIESTE. Un aiuto concreto è arrivato oggi dal Consiglio regionale grazie all’emendamento trasversale, con primo firmatario il capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli. Dal primo gennaio di quest’anno, infatti, la legge nazionale impone ai piccoli Comuni sotto i 3mila abitanti di realizzare la Centrale unica di committenza per poter affidare appalti pubblici. Una previsione, questa, che avrebbe ulteriormente bloccato l’attività delle amministrazioni e che l’emendamento proposto da Shaurli ha scongiurato.
«Oggi il Consiglio è intervenuto con la celerità e decisione necessarie, su una questione che stava interessando decine di nostri Comuni. Pur condividendo la necessità di percorsi aggregativi – ha commentato Shaurli – i nostri enti locali non possono essere messi in difficoltà dalle vicissitudini parlamentari e dall’applicazione immediata e inaspettata, dall’uno gennaio, della Centrale unica di committenza per i Comuni sotto i 3mila abitanti». L’emendamento, approvato all’unanimità dal Consiglio, proroga al primo luglio l’obbligo, «consentendo ai piccoli Comuni già in difficoltà di operare e dando una data credibile per predisporre i necessari percorsi aggregativi».

 

Ne parlano

Cristiano Shaurli

Ne parlano

Cristiano Shaurli
Cristiano Shaurli

Articoli correlati…