Tondo contribuisca a porre rimedio al vuoto che ha creato

Pubblicato il giovedì 14 Nov 2013

Shaurli (capogruppo PD) replica al portavoce del centrodestra: «La sua mancanza di autorevolezza ha danneggiato i cittadini. Ora non si limiti a criticare, ma lavori per recuperare la Specialità che ci ha fatto perdere».

«Cinque anni di mancate scelte, dalla terza corsia dell’A4 allo scellerato patto Tondo – Tremonti, ci hanno portato a essere meno di una Regione normale. Il centrodestra si dia da fare per aiutare a riempire cinque anni di vuoto». Parte dal ruolo dell’ex maggioranza di centrodestra per arrivare all’attuale attività di opposizione, il capogruppo del Partito democratico, Cristiano Shaurli che respinge le accuse che l’ex presidente Renzo Tondo rivolge all’attuale governo regionale.
«È bene che Tondo capisca che la campagna elettorale è finita e quindi, oltre a criticare la nuova maggioranza ci si aspetterebbe, seppur da minoranza, la dignità di qualche proposta alternativa, magari per aiutare a raddrizzare i cinque anni di nulla del suo mandato» incalza Shaurli.
«Sono convinto che dobbiamo tornare a essere speciali ma prima dobbiamo tornare normali. Come? superando le mancate scelte di questi anni – continua il capogruppo del Pd – e quelle scellerate figlie di una completa mancanza di forza e autorevolezza, dalla terza corsia al scellerato patto Tondo-Tremonti che ogni anno i nostri cittadini continuano a pagare».
Sul tribunale di Tolmezzo, inoltre, Shaurli ricorda che «si è intervenuti con la richiesta di referendum, cosa che con un pizzico di lungimiranza e coraggio, poteva essere fatta già da Tondo stesso». Per quanto riguarda le risorse sulla terza corsia, prosegue l’esponente del Pd «si aspetti l’approvazione della finanziaria nazionale anche per evitare postume e tardive scuse quando invece servirebbe il senso di responsabilità e il pressing politico di chiunque abbia a cuore questa Regione». Da qui l’appello all’unità che «persone intelligenti politicamente promuovano da subito anche sull’accorpamento dell’Ufficio scolastico regionale, su cui la presidente Serracchiani si è già attivata e che ritengo possa arrivare fino alla richiesta della piena autonomia e regionalizzazione dell’Istruzione». Infine, l’ultimo affondo riguarda la lingua friulana «vituperata e dileggiata pubblicamente» da Tondo. «Con il nuovo sistema di bilancio e i tetti di spesa, si attenda l’assestamento e sono convinto che troveranno conferma gli impegni e le rassicurazioni dell’assessore Torrenti».

 

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Cristiano Shaurli

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