Protezione internazionale: Shaurli (Pd), Fedriga e Salvini basta campagna elettorale sulla pelle dei più deboli e ora di risposte ai cittadini

Pubblicato il martedì 19 Giu 2018

Già Maroni, come ministro dell’interno, aveva proposto impronte digitali e censimenti etnici gettando l’Italia nello sdegno internazionale

TRIESTE. 19.06.18. «Già Maroni, come ministro dell’interno, aveva proposto impronte digitali e censimenti etnici gettando l’Italia nello sdegno internazionale». Interviene così Cristiano Shaurli, consigliere regionale del Pd sulle dichiarazioni del presidente della Regione Fedriga e su le parole del ministro dell'Interno, Matteo Salvini riguardo al censimento dei rom.
«Gli anni passano ma la Lega rimane la stessa, per ora pare solo con meno astio verso i “meridionali” – continua Shaurli – nuovi ministro dell’Interno e presidente della Regione Fvg, vecchie idee che richiamano i periodi più tetri della nostra storia. Sono passati 80 anni dalle “schedature per razza ebraica” e ancora non abbiamo imparato nulla, perché sembra che, come allora, i diritti diano fastidio, siano essi di orientamento sessuale, religioso o di diritto internazionale. Fedriga lasci stare la protezione internazionale, perché non credo basti riempire di crocifissi la regione per essere dei buoni cristiani, e si occupi finalmente di ciò che gli compete su cui nulla ancora si è visto se non decisioni di propaganda sugli stessi argomenti, anche a costo di far venir meno progetti collaudati ed apprezzati sul territorio. Capisco che ci sono ancora i ballottaggi ma la campagna elettorale sulla pelle dei più deboli ha davvero raggiunto limiti intollerabili».

 

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Cristiano Shaurli

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