Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano, dalmata

Pubblicato il mercoledì 10 Feb 2016

Un dovere di memoria, per affermare le ragioni di un’Europa unita, che in nome della libertà e della democrazia rifiuta ogni forma di sopraffazione e totalitarismo

Il 10 febbraio è il giorno del Ricordo. Dedicato alla memoria delle vittime delle Foibe e del dramma dell’Esodo. Ricordiamo migliaia di italiani barbaramente trucidati dall’esercito di Tito e centinaia di migliaia di donne e uomini cacciati dalle loro case e dalla loro terra. Le gravissime responsabilità del regime fascista e la sua guerra di aggressione non possono certo giustificare le violenze dell’esercito jugoslavo, che ha perseguito un lucido disegno di occupazione del territorio. Ispirato, ad un tempo, dall’ideologia comunista nella sua versione totalitaria e stalinista e da un nazionalismo rivolto contro tutti gli italiani. Poi, per tanti anni quella tragedia è stata cancellata dalla memoria del Paese. Negli anni della guerra fredda, anche a seguito della rottura fra Jugoslavia ed Urss. Oggi finalmente tutti gli italiani sono chiamati a ricordare quanto accaduto. Prima di tutto per un dovere di memoria verso quei nostri connazionali e poi per affermare le ragioni di un’Europa unita, che in nome della libertà e della democrazia rifiuta ogni forma di sopraffazione e totalitarismo.

Andrea De Maria – Deputato PD

 

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