Trieste 13.11.25 – «Finalmente abbiamo dei dati su riabilitazione e salute mentale che sono elementi conoscitivi significativi che dovranno essere studiati e approfonditi. Il collega Cosolini aveva chiesto l’accesso a questi dati ben sei mesi fa senza aver ottenuto risposta fino a oggi. Solo adesso possiamo finalmente disporre di un quadro conoscitivo che speriamo possa tradursi in scelte operative. Le problematiche afferenti alla sfera psichiatrica e l’aumento marcato dei casi destano fortissime preoccupazioni. A questa situazione occorre rispondere con investimenti per rafforzare i servizi e garantire una presa in carico adeguata». Lo ha detto la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) oggi durante lo scambio con l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi nell’ambito delle interrogazioni a risposta immediata.
Fasiolo, che aveva chiesto alla Giunta di quantificare l’entità della “mobilità sanitaria passiva e attiva (e il trend negli ultimi tre anni) con altre regioni relativamente ai servizi resi da Comunità terapeutiche riabilitative convenzionate e da Cliniche psichiatriche convenzionate”, ha indicato come i Centri di Salute mentale siano diventati “luoghi con il tempo sempre più ambulatoriali e meno comunitari mentre cresce la delega al privato sociale per attività riabilitative”.
A fronte del «trend in crescita per i progetti terapeutico-riabilitativi individuali» registrato dall’assessore Riccardi (da 1.906 nel 2022 a 2.707 nel 2024) la consigliera dem ha segnalato una «riduzione delle risorse dedicate» per la salute mentale, con «carenze di personale e difficoltà a mantenere il lavoro in equipe multidisciplinare», rilevando che «questa situazione ha determinato un indebolimento delle capacità di presa in carico complessiva e ha ridotto l’accessibilità ai servizi a chi concludere».
In premessa Fasiolo ha replicato a Riccardi, che aveva citato lo scomparso consigliere regionale dem Franco Rotelli in merito al modo di riferirsi all’eredità clinica e intellettuale di Franco Basaglia, e ha precisato di non avere alcun intento “ideologico”.


