Salute: Celotti (Pd), riduzione posti Rsa Tarcento è anticamera chiusura?

Pubblicato il sabato 01 Giu 2024

 

TARCENTO 01.06.24 «L’annunciata riduzione dei posti nell’Rsa dell’Opera Pia Coianiz di Tarcento, che l’Asufc avrebbe recentemente comunicato ai sindaci della zona, oltre a essere incomprensibile è priva della necessaria chiarezza. Non vorremmo che si trattasse di un primo passo per arrivare alla totale chiusura dell’RSA, se non all’ennesimo affidamento ai privati». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) che attraverso un’interrogazione alla Giunta regionale chiede di chiarire le intenzioni della Regione rispetto alle Residenze sanitarie assistenziali e ai posti di cure intermedie, con particolare riferimento alla Rsa Opera Pia Coianiz – Asp di Tarcento.

«In un momento in cui l’intero sistema sanitario pubblico ha l’estrema necessità di rafforzarsi per rispondere al progressivo aumento della fascia anziana di popolazione non solo ultra sessantacinquenne, ma anche ultra-settantacinquenne, che significa anche rispondere all’aumento di malattie croniche, ridurre i posti di strutture fondamentali come le residenze sanitarie assistenziali è contro ogni logica. Non solo, a fronte di questa e altre problematiche note, ci si aspetterebbero azioni che vadano nel senso opposto, cioè un potenziamento dei servizi di raccordo tra ospedale e territorio» sostiene Celotti. «Oltre al necessario chiarimento su quanti posti si intendono eliminare a Tarcento, quando e con quali modalità, chiediamo che la Giunta renda noto quanti posti letto di cure intermedie sono attivi in Fvg, qual’è stato l’andamento dei posti di cure intermedie dal 2019 a oggi in regione e infine se l’Asufc, ma anche le altre due aziende, hanno intenzione di mantenere i posti di rsa e di cure intermedie a gestione pubblica tuttora attivi e se sono previste delle esternalizzazioni dei servizi a realtà del privato socio-sanitario».

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