Trieste, 21.11.25 – «Quanto sta accadendo in Asufc rispetto alla denunciata revisione dell’Atto aziendale ha dei contorni a dir poco preoccupanti. A fronte di una situazione critica che si prolunga ormai da diversi anni, quanto denunciano i sindacati va assolutamente chiarito al più presto, perché l’impressione è che si stia mettendo le mani sul sistema ospedaliero, stravolgendolo a colpi di amministrativi, in maniera affatto trasparente». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) annunciando un’interrogazione alla Giunta regionale in merito alla nota diffusa da Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Fassid, Fp Cgil medici e Uil medici relativamente all’atto aziendale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc).
Celotti annuncia inoltre un’interrogazione per chiedere a Fedriga e Riccardi che «chiariscano se la situazione descritta dai sindacati corrisponda al vero, se la Regione ha dato indicazione alle aziende sanitarie di rivedere gli atti aziendali e se si, sulla base di quali esigenze e linee guida e per raggiungere quali obiettivi. Se invece si tratta di una iniziativa autonoma della sola Asufc, che posizione intende prendere la Regione, a fronte di una revisione di cui nessuno sembra sapere nulla, tantomeno, ci risulta, i sindaci e le sindache» si chiede Celotti. «L’impressione è che stia venendo avanti una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario regionale e dei sistemi aziendali e ospedalieri senza nessun confronto e nessuna condivisione, in modo completamente estraneo al Consiglio regionale, a colpi di atti delle aziende, dei dirigenti generali e di delibere di Giunta». Questo, continua, «è quanto di meno trasparente e meno lungimirante si possa fare in questo momento, viste le sfide che abbiamo davanti, che riguardano tutti e che devono essere affrontate in modo trasversale, viste le criticità del sistema sanitario e la necessità di trovare una via condivisa per un nuovo progetto che dia risposte di salute di qualità ai cittadini alle cittadine e garantisca la continuità di un sistema sanitario universalistico, gratuito, accessibile».


