Salute: Celotti (Pd), marcia indietro su chemioterapia a San Daniele?

Pubblicato il mercoledì 19 Giu 2024

 

TRIESTE 19.06.24 «Prima le notizie, seppure interne ma fondate, di una soppressione del servizio di chemioterapia, poi quella che potremmo definire l’ennesima marcia indietro della Giunta regionale a fronte di un territorio che si attiva per tempo, per scongiurare l’ennesimo preannunciato disservizio. L’ospedale di San Daniele non può continuare a essere in balia di scelte delle quali si fa davvero fatica a capire il senso, slegate da un progetto organico, che però pesano sul clima lavorativo all’interno dell’ospedale e sui servizi per i pazienti». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a margine della risposta odierna all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale di chiarire se è in programma la chiusura del servizio di chemioterapia del presidio di San Daniele.

«Da mesi – ricorda Celotti – la Giunta ventila una riorganizzazione degli ospedali, con previste riduzioni di funzioni e servizi negli ospedali spoke. Un processo che abbiamo appreso avrebbe dovuto colpire anche il servizio di chemioterapia del presidio di San Daniele e che oggi perlomeno non è stato confermato, guarda caso dopo che abbiamo sollevato la problematica. Nulla di nuovo sotto il sole, visto che già in altre occasioni la sinergia fra ospedale, amministratori locali sensibili e consiglieri regionali ha permesso di bloccare il declassamento della chirurgia, di scongiurare la sospensione del servizio di rsa e il depotenziamento, già deliberato, della pediatria». Il servizio di chemioterapia, conclude Celotti, «è proprio uno di quelli che va garantito in modo prossimo, garantendo la continuità della presa in carico sanitaria e valorizzando il ruolo fondamentale degli ospedali di base».

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