Trieste 23.04.25 – «Il “caso Latisana” fa riemergere una questione centrale e dirimente: il sistema salute e in particolare quello dell’emergenza-urgenza, con i pronto soccorso esternalizzati (seppure in parte) e un sistema dell’emergenza territoriale che sta dimostrando tutte le proprie debolezze, ha seri problemi organizzativi». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) intervenendo sulle criticità denunciate dai rappresentanti di Aaroi Emac sulla gestione dell’automedica di Latisana e sull’utilizzo di personale libero professionista anziché a dipendenti Asufc.
«Quello che è accaduto negli ultimi giorni rispetto alla gestione dell’automedica di Latisana è solo l’ennesimo segno che nella gestione della sanità di questa regione troppo spesso si mettono toppe a causa di carenze organizzative. Il tema delle automediche era già stato posto più volte, anche in occasione del parere sull’aggiornamento del Piano regionale dell’emergenza-urgenza. Il turno coperto in emergenza dal direttore del dipartimento il giorno di Pasqua sembra infatti più che altro indice che qualcosa nel sistema non funziona» continua Celotti sottolineando che «va chiarito in quale struttura aziendale è incardinata l’automedica di Latisana, ossia chi decide turni e coperture. Ed è altrettanto importante comprendere con quali criteri ed evidenze scientifiche si decide in quali giornate attivare l’automedica e in quali no, e come è possibile pensare di sospendere un servizio fondamentale per la tenuta del sistema dell’emergenza-urgenza territoriale». Infine, conclude la consigliera dem, «risulta incomprensibile come mai si sia scelto di coprire alcuni turni con personale gettonista, che quindi costa molto di più del personale interno, a fronte della disponibilità di medici dipendenti delle aziende sanitarie».
CELOTTI: Quali servizi e in quali Case della Comunità sono stati attivati?
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA OGGETTO: Quali servizi e in quali Case della Comunità sono stati attivati?...