Trieste, 29.10.25 – «Serve una nuova stagione di programmazione per mettere ordine fra le linee contributive nazionali connesse al Leps, ai piani regionali e alle progettualità di territorio, anche per affrontare i bisogni emergenti, dalla non autosufficienza al disagio giovanile alle nuove povertà. La Regione dovrebbe sostenere i territori che stanno ragionando in questi termini, come avviene a Udine. Più precisamente, la Regione deve assumere una funzione più chiara nell’indicare come utilizzare le risorse stanziate in Stabilità 2025. Dalla Giunta deve venire un indirizzo per determinare come i comuni possono richiedere quelle risorse e avviare, attraverso gli ambiti socio assistenziali, le loro azioni di co-programmazione a livello territoriale». Lo ha detto oggi in Aula la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) nel corso del question time, precisando all’assessore alla Salute Riccardo Riccardi la formulazione delle richieste di aggiornamento delle linee guida per l’adozione dei Piani di Zona, finalizzata a garantire le politiche sociali regionali e l’integrazione sociosanitaria prevista dal dm 77/2022.
«Se non c’è l’intenzione di preparare linee guida per far partire una nuova stagione programmatoria – ha aggiunto Celotti – si definisca almeno come i comuni possono possono richiedere l’utilizzo delle risorse per sostenere le spese dei percorsi partecipati sul territorio, che siano quelli relativi all’apertura delle case della Comunità, alla non autosufficienza e a tutti i temi che hanno una valenza di integrazione socio sanitaria».
