UDINE 19.04.24 «Con il 9,8 per cento di cittadini che rinunciano a curarsi, il Friuli Venezia Giulia ha serio problema di equità sociale nell’accesso alle cure. Proprio per questo è indispensabile che venga garantito il diritto al rimborso sancito dalla legge regionale 7 del 2009 per le prestazioni fatte da privato quando il sistema pubblico non riesce a garantire visite ed esami nei tempi della ricetta». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a margine dell’incontro pubblico che si è tenuto oggi a Udine nella sede della Cgil, dal titolo “Allarme sanità in Friuli Venezia Giulia, criticità e proposte”.
Secondo Celotti «è fondamentale ripartire dai territori e sollecitare gli amministratori locali affinché diventino protagonisti del rilancio della sanità territoriale, peraltro previsto dal Pnrr». Infine, conclude, «non si può tagliare ancora sugli ospedali, che in questa regione, in rapporto alla popolazione, sono meno numerosi della media nazionale, e soprattutto non si può pensare di proporre le specializzazioni come soluzione dei problemi. Questa situazione assolutamente critica va ammessa con chiarezza, per poi partire con una seria revisione del sistema che coinvolga gli operatori della sanità, i sindaci e il terzo settore».
