Mozione n.
Oggetto: La Regione Friuli Venezia Giulia promuova la certificazione di genere nelle aziende del territorio
Proponenti: POZZO, CARLI, CELOTTI, CONFICONI, COSOLINI, FASIOLO, MARTINES, MENTIL, MORETTI, PISANI, RUSSO, BULLIAN, HONSELL, LIGUORI, MASSOLINO, MORETUZZO, PELLEGRINO, PUTTO
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
PREMESSO CHE:
• la parità di genere rappresenta un principio fondamentale sancito dalla Costituzione italiana (artt. 3 e 37), nonché un obiettivo strategico per la crescita economica, sociale e culturale del Paese e della nostra Regione;
• la “Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026”, approvata dal Governo italiano, individua tra i suoi assi prioritari il lavoro e la promozione della partecipazione femminile all’economia in condizioni di parità, attraverso misure di sostegno alla conciliazione vita-lavoro, alla trasparenza salariale e alla cultura dell’inclusione;
• il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 – Componente 1, ha introdotto la certificazione della parità di genere come strumento per promuovere l’adozione di politiche aziendali inclusive e rispettose del principio di uguaglianza tra uomini e donne nei contesti lavorativi;
• la Legge 5 novembre 2021, n. 162, all’articolo 4 istituisce la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità;
• il sistema di certificazione, definito con D.P.C.M. 29 aprile 2022, consente alle imprese che vi aderiscono di beneficiare di premialità nei bandi pubblici, sgravi contributivi e maggiore visibilità sul mercato;
RICORDATO CHE la suddetta certificazione della parità di genere è uno strumento volontario per le aziende, volto a promuovere politiche e pratiche che favoriscano la parità di genere e l’empowerment femminile in azienda;
CONSIDERATO CHE:
• l’indipendenza economica delle donne è un presupposto essenziale per garantire un’effettiva uguaglianza di opportunità e per prevenire e contrastare fenomeni di discriminazione, esclusione e violenza di genere;
• nel territorio del Friuli Venezia Giulia, pur registrando un tasso di occupazione femminile più alto rispetto la media italiana e di poco inferiore rispetto la media europea, si riscontra una partecipazione femminile al mercato del lavoro ancora inferiore rispetto alla media maschile, oltre al persistere di disparità salariali e di accesso ai ruoli apicali, in particolare nel settore privato;
• in Friuli Venezia Giulia si è registrata una diminuzione del gender gap che è passato da 36,1% nel 1993 a 11,6% nel 2024;
• l’art. 29 della legge regionale 22/2021 – “Disposizioni in materia di politiche della famiglia, di promozione dell’autonomia dei giovani e delle pari opportunità” prevede l’inserimento nei bandi di gara di specifiche clausole che operino quali meccanismi premiali orientati a favorire l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere;
• l’Amministrazione regionale ha già avviato due misure per percorsi di formazione propedeutici all’ottenimento della certificazione della parità di genere: il PS 5/2023 “Percorsic” – che finanzia, a valere su risorse FSE+, attività formativa e seminari sui temi della Responsabilità sociale di impresa e del welfare aziendale e un Avviso pubblico per la presentazione di operazioni relative alla realizzazione di interventi di formazione propedeutici all’ottenimento della certificazione di parità di genere, in attuazione del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità del 18/01/2024;
• le stime della Banca d’Italia suggeriscono che una riduzione dei divari di genere nel mercato del lavoro porterebbe benefici non solo in termini di equità e uguaglianza, ma anche di una consistente crescita economica;
RILEVATO CHE:
• promuovere l’adozione della certificazione della parità di genere tra le imprese regionali può rappresentare un volano per la competitività aziendale, l’attrattività del territorio, la qualità dell’occupazione e la riduzione del gender gap;
• un’azione regionale coordinata a supporto delle imprese nella comprensione, adozione e valorizzazione della certificazione può stimolare un cambiamento culturale duraturo e sistemico, incentivando comportamenti virtuosi in tema di inclusione, equità e responsabilità sociale;
Tutto ciò premesso,
impegna il Presidente e la Giunta regionale:
1. a proseguire e verificare l’applicazione delle misure di premialità, nei bandi regionali di finanziamento alle imprese, per le aziende in possesso della certificazione della parità di genere;
2. a rafforzare le progettualità già in essere, in collaborazione con associazioni di categoria, enti del terzo settore e istituti di formazione, per accompagnare le micro, piccole e medie imprese regionali nella predisposizione dei requisiti richiesti per la certificazione;
3. a continuare la formazione e l’informazione sul tema anche in collaborazione con la Consigliera regionale di parità e le consigliere di parità di area vasta, nonché della Commissione regionale delle pari opportunità.
Presentata alla Presidenza il giorno 12/06/2025
2682 - POZ mozione certificazione parità genere aziende