Trieste, 13.12.24 – «I consorzi di bonifica sono e restano dei “bracci operativi” di assoluta importanza per risolvere questioni di messa in sicurezza del territorio, sui quali abbiamo creduto e continueremo a farlo. Ma attorno a queste realtà si sta consolidando una situazione straordinaria, per le competenze affidategli, a fronte della quale è necessario un intervento, per rafforzare strumenti e risorse umane, da parte delle istituzioni». Lo affermano i consiglieri regionali Francesco Martines e Massimiliano Pozzo (Pd) intervenendo nel dibattito, oggi in Aula, sulla legge di Stabilità 2025.
«La Regione – affermano i due consiglieri – sta affidando ai consorzi moltissime attività, da quelle più tradizionali come l’ammodernamento della rete irrigua e la manutenzione delle strade rurali, ad altre di recente introduzione come bonifiche ambientali e di discariche. A questi si aggiungono tutti i piccoli e grandi progetti che i Comuni, non in grado di “mettere a terra” con le tante risorse che ricevono, assegnano a queste entità consortili. Questo conferma quanto ampie siano le risorse che vengono assegnate a fronte delle tantissime opere necessarie».
Intervenendo in Aula, i due consiglieri hanno chiesto agli assessori Zannier e Scoccimarro «se ritengono che la “macchina operativa” dei consorzi sia sufficientemente attrezzata per far fronte a questa straordinarietà di risorse ,che richiede anche adeguate competenze gestionali e ingegneristiche. Se così non fosse, riteniamo che la Regione debba considerare la possibilità di intervenire per contribuire a rafforzare strumenti e risorse umane». Per approfondire la questione con dati ufficiali sulle opere assegnate e sulle strutture organizzative dei diversi consorzi i due consiglieri hanno annunciato la richiesta di un’audizione dei vertici dei Consorzi».


