Parità di genere: Martines (Pd), Regione spinga per certificazione

Pubblicato il mercoledì 08 Ott 2025

 

Udine, 08.10.25 – «La strada da fare per garantire una vera parità di genere anche nel mondo del lavoro è ancora lunga. L’esempio però è dinanzi a noi, con quello che ha fatto la società Cafc spa, tra le prime grosse realtà di servizi pubblici in Italia operante nel Sistema idrico integrato ad aver intrapreso con il conseguimento della “certificazione per la parità di genere” un percorso di miglioramento continuo, che ha già portato a includere una rappresentanza sindacale all’interno del Comitato guida aziendale appena costituito».

Lo afferma il consigliere regionale Francesco Martines (Pd) presente oggi a Udine nella sede della Camera di commercio all’incontro “Contrattare la parità” organizzato dalla Femca Cisl del Fvg.

«La Regione segua questo esempio virtuoso e spinga dunque con risorse dedicate e iniziative normative per replicare questo buona pratica di certificazione nell’ambito di tutti gli enti pubblici territoriali, le società partecipate, i consorzi, le società pubbliche operanti nei servizi essenziali di proprietà dei Comuni. Partire dal pubblico per creare una cultura, che venga poi imitata nelle aziende private, perché in regione, purtroppo, su 98 mila aziende presenti solo 659 sono certificate».

«Il sindacato – continua Martines – oggi ha ricordato che in Friuli Venezia Giulia l’occupazione femminile è cresciuta raggiungendo valori superiori alla media nazionale anche se resta il più basso del Nordest. Anche il gender gap mostra segnali positivi, passando dai 13,4 punti percentuali del 2018 agli 11,6 del 2024. Nel 2025, in Friuli Venezia Giulia il salario orario medio degli uomini è pari a 11 euro, mentre quello delle donne si ferma a 8 euro. Da rilevare anche che la nostra regione resta quella con il livello di occupazione femminile più basso del Nordest, dietro al Trentino-Alto Adige (67,2%) e alla Valle d’Aosta (68,4%)». Questa tendenza, afferma ancora il consigliere dem, «va invertita: la certificazione deve diventare uno strumento fra tanti altri per affrontare il problema della parità di genere nel mondo del lavoro, perché questa è una battaglia che deve interessare tutta la società e non solo una parte, perché si tratta di un imperativo etico, sociale ed economico di fronte al quale la politica, tutta, non può sottrarsi».

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