Nucleare militare: Gruppo Pd, Fvg non si esima da ruolo educativo

Pubblicato il mercoledì 30 Ott 2024

 

Trieste, 30.10.24 – «Il Fvg non può esimersi dall’esprimere il suo ruolo centrale nell’educazione alla pace e all’interculturalità, tutti noi non possiamo esimerci dall’esprimere grave preoccupazione per la recente esercitazione fra mar Baltico e Nero di sottomarini nucleari e missili intercontinentali Russi. E anche per questo troviamo giusto riscrivere i Piani di emergenza in caso d’incidente nucleare alla base di Aviano e al porto di Trieste». Lo affermano i consiglieri regionali Laura Fasiolo, Francesco Martines e Massimo Mentil (Pd) intervenendo nel dibattito sulla mozione “No al nucleare militare in Friuli Venezia Giulia, si a una nuova legge per la pace regionale”

«Non possiamo non esprimere preoccupazione per la presenza di armi nucleari, che parrebbe, secondo la vulgata comune, stazionino alla base di Aviano. Soprattutto Italia ed Europa, e l’intera comunità internazionale, devono perseguire la fine di tutti i conflitti eliminando la minaccia del nucleare; le esercitazioni svolte sul Friuli Venezia Giulia aprono a preoccupazioni riguardo a scenari già visti nella vicina Bosnia ed Erzegovina». E ancora, ribadiscono, «vanno rivisti i piani di emergenza nucleare, secretati o risalenti a vent’anni fa, di cui sia una direttiva europea e sia una legge nazionale richiedono la riscrittura e la divulgazione alla popolazione. La Regione persegua davvero una politica attiva di pace e dialogo con tutti i popoli e si faccia promotrice della cooperazione internazionale, del ripudio della guerra e di ogni tipo di arma di distruzione di massa».

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