Trieste, 11.06.25 – «La casa è uno degli elementi fondamentali e centrali per garantire la dignità sociale delle persone e delle famiglie e per questo motivo si tratta di un diritto che va tutelato e garantito anche eliminando tutti gli eventuali ostacoli. Uno di questi è l’affitto breve che in particolare nei Comuni turistici causa frequentemente squilibri socio-economici nel mercato abitativo e uno spopolamento dei centri storici, dovuti all’incremento dei canoni di locazione a scapito di famiglie, studenti e lavoratori». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Martines (Pd) primo firmatario di una mozione con la quale chiede “l’istituzione di limitazioni agli affitti brevi a tutela del diritto alla casa, della famiglia e dell’equilibrio socio-urbano”.
«Il fenomeno degli affitti brevi, introdotti nel 2019 dal cosiddetto “Decreto Crescita” ha suscitato la preoccupazione di diversi Comuni in Italia (tra i quali Sirmione, Venezia, Bologna e Firenze), che lamentano attraverso l’Anci questa problematica e che per contrastarla hanno varato norme locali per regolamentare il fenomeno e limitare quindi il numero degli immobili destinati al turismo. Lo stesso problema si riscontra anche nella nostra regione e quindi è necessaria una presa di posizione attraverso una legge regionale che definisca gli immobili e le zone soggetti a limitazioni per i contratti di locazione turistico-ricettiva inferiori a 30 giorni e rafforzi e promuova le misure previste dall’articolo 19 della legge regionale 19 febbraio 2016, n. 1 (Riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater) al fine di rendere più accessibili gli affitti di lunga durata per i residenti». Inoltre, continua Martines, «attraverso la mozione chiediamo l’impegno della Giunta a predisporre, contestualmente al disegno di legge, una valutazione di impatto sociale ed economico delle misure proposte, anche attraverso audizioni di associazioni dei residenti, ordini professionali e categorie turistiche e a farsi promotore nei confronti del Governo centrale affinché si riveda la normativa sugli affitti brevi, individuando principi uniformi e tutele minime».