12.06.25 – «La proposta di integrare le funzioni del garante regionale è un passo di civiltà a garanzia delle persone più vulnerabili, che tiene conto dei cambiamenti socio demografici, primo fra tutti l’aumento della popolazione anziana e della speranza di vita, che porta con sé un aumento della non autosufficienza, della cronicità e dei conseguenti bisogni sociali e di salute». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) commentando la proposta di legge 43 presentata dal consigliere regionale Roberto Novelli per apportare modifiche e integrazioni alla legge regionale 9 del 2014, istitutiva del Garante dei diritti della persona e del Difensore civico regionale.
«Nel prossimo futuro si procederà all’applicazione della legge regionale 16 del 2022 sulla disabilità, che determinerà importanti cambiamenti nell’assetto dei servizi e all’orizzonte c’è il riassetto del sistema delle case di riposo, del quale si intuiscono preoccupanti scenari di apertura ai privati, per non parlare dell’accesso alle cure sanitarie e al diritto di garanzia per il rispetto dei tempi delle prestazioni. Tutte situazioni in cui le persone anziane e disabili e le loro famiglie potrebbero aver bisogno di supporto e tutele». Inoltre, nel suo intervento in Aula Celotti ha sollevato il tema del difensore civico, «la cui azione è limitata dal fatto che mancano a oggi molte convenzioni con i Comuni della regione e quindi non tutti i cittadini hanno le stesse tutele». Ha quindi proposto di rivedere anche la parte in questione, «per rendere trasversale l’azione del difensore».


